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Guide e approfondimenti per intenditori

Tutti gli usi dell’olio puro di rosa mosqueta

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Tutti gli usi dell’olio puro di rosa mosqueta

La natura offre indubbiamente tantissimi prodotti che possono fungere da rimedi sani e piacevoli a problematiche che affliggono il corpo umano: oggi vediamo insieme il potenziale di un unguento portentoso.

Le proprietà uniche dell’olio di rosa mosqueta

La crescente consapevolezza da parte delle persone nella scelta dei prodotti con cui prendersi cura del proprio aspetto, si traduce nella ricerca di soluzioni naturali che siano ben tollerate dall’organismo: e talvolta, come nel caso dei prodotti a base di rosa mosqueta come il suo oil puro è possibile coniugare in maniera eccezionale l’eliminazione degli inestetismi con l’uso di una sostanza che sia piacevole da applicare. La rosa mosqueta – particolarmente coltivata soprattutto nell’America latina – offre dei semi che, tramite spremitura a freddo, permette di ottenere un olio dalle mille proprietà, che si può usare davvero come panacea contro tanti inestetismi che interessano la pelle di tantissime persone.

In primo luogo, infatti, questo unguento contiene una quantità davvero rilevante di acidi grassi polinsaturi di tipo essenziale: e questa caratteristica, di per sé, è già sufficiente a farlo preferire a tanti altri prodotti – soprattutto quelli non naturali, ottenuti con sostanze chimiche – per la cura di tante problematiche dell’epidermide.

In particolar modo, è la presenza in quantità rilevante di acidi di tipo omega 3 – unitamente agli omega 6 – a rendere specialmente interessante questo unguento, giacché sono veramente poche le fonti vegetali di queste sostanze che, in effetti, sono invece disponibili in quantità rilevante nel pesce. Un’altra proprietà molto interessante dell’olio di rosa mosqueta è rappresentata dalla presenza dell’acido linoleico e, ancora, della concentrazione di vitamine A, C e pure E, le quali sono tutte disponibili all’interno di questo semplice unguento naturale, le cui applicazioni andremo a vedere subito nel prossimo paragrafo.

Gli effetti benefici accertati di questo unguento

Tutti coloro i quali desiderano organizzare la propria routine di bellezza all’insegna della naturalezza, dicendo definitivamente addio a tutti quei prodotti di sintesi, possono subito gioire: l’olio di rosa mosqueta può essere sfruttato per trattare i segni tipici dell’invecchiamento precoce, proprietà quest’ultima molto interessante ma che non è comunque l’unica di questo unguento. In effetti, anche le rughe possono essere trattate in modo efficiente tramite l’applicazione dell’olio, la quale rappresenta quindi una soluzione ben più naturale e desiderabile che non l’uso di creme piene di ingredienti chimici che, talvolta, non sono nemmeno ben tollerati dal nostro organismo.

Anche nel caso in cui sulla vostra pelle fossero presenti delle macchie, o ancora, laddove foste soliti esporvi per troppo tempo al sole e notaste le conseguenze di questa abitudine, potreste trarre beneficio dall’uso dell’unguento a base di rosa mosqueta, giacché lo stesso offre immediato sollievo alla pelle e, d’altro canto, fornisce pure un’elevata idratazione per favorire la massima elasticità della stessa. Questo olio è inoltre particolarmente indicato per curare le conseguenze di un trauma della pelle, giacché è in grado – grazie alla sua composizione naturale – di favorire la cicatrizzazione delle ferite, permettendo una guarigione ottimale delle aree interessate da questa problematica, che in questo modo non presentano più quei fastidiosi inestetismi.

Un toccasana ideale anche durante la gravidanza

L’olio di rosa mosqueta è inoltre molto utile persino durante la gravidanza, periodo nel quale il corpo della donna è particolarmente sollecitato e, ancora, momento in cui è importante usare per quanto possibile solo rimedi naturali per ovviare alle piccole problematiche quotidiane: e così, ad esempio, questo unguento è indicato per curare le smagliature, quel fastidioso inestetismo che si manifesta soprattutto sulla pancia. L’olio è peraltro un valido alleato per trattare le scottature magari dovute ad incidenti in ambito domestico: tramite la sua applicazione, infatti, l’unguento è in grado di lenire la sensazione di dolore e, in seguito, anche di riparare delicatamente la pelle danneggiata.

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Siti di incontri online, quali rischi si corrono

Conoscere persone online è diventata la normalità, anche per la praticità d’uso di Internet: non occorre iscriversi a siti di dating, basta anche esserlo a un semplice social network, però chi cerca compagnia particolare come escort o trans a Torino, dovrà usufruire di portali specializzati. Tutto questo però rappresenta un pericolo per chi non è esperto del mondo virtuale ed è facilmente influenzabile. 

Incontri online, quali rischi ci sono

App e portali per la seduzione e le affinità di coppia sono entrati di diritto nell’uso comune e c’è solo l’imbarazzo della scelta. Nonostante le raccomandazioni della Polizia Postale, purtroppo molti ci cascano e questa sorta di ricerca di qualche escort o trans a Torino si trasforma in un incubo senza fine. Per intenderci, qui si vogliono sottolineare i pericoli derivanti da un uso poco attento della Rete, magari accecati dalla bellezza di una ragazza vista in foto, o perché catturati dai messaggi in chat di una persona speciale conosciuta su Facebook.

Ovviamente, seguendo i consigli e applicando diverse accortezze per salvaguardarsi, ci sono delle coppie nate sui social o attraverso i siti e le applicazioni per incontri che durano ancora oggi, trovando l’anima gemella e mettendo su famiglia. Purtroppo, spesso dietro a uno schermo è molto facile che si nasconda un impostore, o qualcuno che si finge di essere qualcuno che non è. Il rischio è trovare una falsa identità da cui possono derivare truffe e altri pericoli degli incontri su Internet. Anche nel mondo reale è facile trovare insidie, però è sbagliato pensare che le conoscenze virtuali siano meno rischiose perché, appunto, fittizie. In realtà, qualora non si diano le proprie info personali e di pagamento, esse sono sicure fino a quando non avviene un incontro dal vivo. In caso contrario, ci possono essere problemi riguardo i furti di identità, di dati sensibili e di truffe e rapine virtuali con oggetto il conto in banca o della carta di credito. 

Rischi Internet più comuni: troll e profili fake

Quando si pratica dating online, non è raro imbattersi in simpatici soggetti che non hanno nulla da fare nella vita se non prendere in giro gli altri utenti iscritti al sito. E il bello è che sono anche difficili da trovare: sono presenti sui maggiori social network con delle foto fake e tutto il giorno condividono contenuti contro l’etica e l’opinione pubblica. Lo scopo è quello di far arrabbiare gli altri utenti e scatenare un dibattito, facendoli sentire protagonisti e avere il loro momento di elevata popolarità. Fake e troll sarebbero molto facili da sgamare, in quanto essi tendono ad inserire poche foto, scaricate da Internet o rubate da altri profili.

Tutto sta nell’accertarsi della provenienza delle immagini tramite determinati strumenti, come ad esempio Google Immagini. Usando questo importante strumento o uno equivalente, ci si accerterà della provenienza delle foto tramite il dominio. A questo punto, basterà contattare il legittimo proprietario, il  quale prenderà i dovuti provvedimenti. I presi di mira dai profili fake sono ragazzi e ragazze molto belli, solo per rubare loro le loro immagini. Oltre che per prendere in giro gli altri utenti, essi fungono da specchietto per le allodole per fini commerciali o per truffe sul web. 

Incontri online,  scammers e anonimi

Per quanto riguarda questa truffa online, essa riguarda soprattutto gli uomini, in quanto vittime. Si tratta di ragazze molto avvenenti, le quali fanno credere di essere straniere e bisognose di aiuto e, una volta conquistata la preda, fanno credere di essere pronte per matrimonio e convivenza. Il malcapitato manderà a cadenza regolare delle somme di denaro dapprima minime, poi molto importanti. Di solito, dichiarano di provenire dall’Est Europa o dall’Africa e si guadagnano la fiducia della vittima chiedendo denaro per pagare visto, permesso di soggiorno e biglietti aerei.

Esistono anche delle foto, ovviamente false in quanto rubate a persone reali presenti sui social, e inconsapevoli del raggiro. È facile sgamare queste furbone, rifiutandosi di inviare soldi se non dopo un incontro dal vivo. Si può stare sicuri che spariranno più veloci della luce. Inoltre, mai dare dati sensibili o di pagamento online. 

Infine, i profili senza le foto: gli anonimi non sono da sottovalutare, perché possono esserci dietro camgirls, truffatori, maniaci, stupratori. Certo, può anche essere una persona normale timida e riservata, oppure che ha qualcosa da nascondere. Spesso si tratta di un profilo fake. Meglio evitare il contatto e, qualora capiti di chattare con un anonimo, meglio andarci cauti e non illudersi che sia l’amore della vita. Il rischio di incappare in un profilo falso, con donne che si fingono uomini e viceversa, è  molto alto e non c’è da stupirsi se, a lungo andare, possa chiedere foto e video particolari, magari per venderli o diffonderli online. 

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Come scegliere la migliore calcolatrice per il lavoro in ufficio

L’acquisto di una calcolatrice per l’ufficio presuppone l’investimento di denaro su un prodotto che possa davvero aiutarci nell’attività Ecco perché è necessario sceglierla attentamente!

Ecco come orientarsi nella scelta del prodotto

L’acquisto delle macchine per l’ufficio è sicuramente un’operazione molto  delicata, giacché solitamente si presuppone che quell’articolo che acquisteremo dovrà essere in grado di soddisfarci durante la nostra attività lavorativa per un arco di tempo lungo. Molto spesso, però, si rischia di fare un errore grossolano, specie se ci si basa esclusivamente sul prezzo dell’apparecchio: la stessa cosa può capitare con la calcolatrice. Chiedersi se sia meglio acquistare una calcolatrice Sharp o Casio, quindi, è una domanda lecita, ma va altrettanto detto che non bisogna guardare immediatamente il prezzo o il marchio, bensì porsi la domanda “ qual è l’utilizzo che ne devo fare?”.

Solo in questa maniera, poi, si potrà passare alla fase successiva, controllando attentamente quali sono i marchi che riescono a soddisfare le nostre necessità in ufficio.  Ricordatevi che la calcolatrice potrà essere di diversi tipi, proprio in base all’attività che dovrete svolgere con il vostro lavoro: in commercio, difatti, troviamo quella base perfetta per le operazioni più semplici (addizione, sottrazione, divisione e moltiplicazione), ma anche la scientifica idonea quando si richiede di fare calcoli più complessi. Infine, non dimentichiamoci neppure della calcolatrice da tavolo che, nella maggior parte dei casi, è in grado di erogare uno scontrino con i conti appena fatti.

Che cos’è la calcolatrice scientifica?

Iniziamo ad approfondire la conoscenza di un tipo di calcolatrice che, alla fine, risulta essere una tra le più acquistate: stiamo parlando della calcolatrice scientifica che ha molte più funzioni di una comune calcolatrice e che è perfetta pure nel caso in cui si trattano diverse discipline scientifiche come fisica, matematica approfondita ed ingegneria. Pensate che vi sono addirittura alcuni di questi modelli più avanzati  che sono perfetti per la finanza, giacché consentono di effettuare calcoli di statistica attraverso delle specifiche modalità operative.

In alcuni casi, le calcolatrici scientifiche sono dotate di schermo più ampio per il disegno di grafici – in questo caso però si tratta di calcolatrici scientifiche/grafiche – che permettono di lavorare ancor di più meglio in determinate situazioni. A differenza della comune calcolatrice, quest’ultima è in grado di lavorare sulle frazioni, sulle funzioni logaritmiche, radici, elevamento a potenza, logaritmi e molto altro ancora. Dunque, se avete la necessità di operare con conti più complessi e di avere un supporto mobile sempre con voi, il nostro suggerimento è quello di affidarsi ad un prodotto di questo genere che potrà costare dai 15 euro sino ad una sessantina. Naturalmente, se acquisterete la variante grafica, il prezzo sarà ulteriormente da incrementare!

Quando scegliere una calcolatrice da tavolo?

Infine, parliamo della variante da tavolo: questa calcolatrice, come avrete capito, si presenta come la soluzione migliore per negozi oppure per uffici che hanno bisogno di avere sempre a portata di mano una macchina in grado di fare conti veloci ed annotarli. Questa calcolatrice è predisposta per poggiare saldamente sulla scrivania, grazie ai piedini gommosi collocati sul fondo, ed è elettronica (un tempo si parlava di calcolatrice meccaniche).

Come potrete ben immaginare, rispetto ad una comune calcolatrice – ma anche ad una scientifica – questa ha dimensioni più sostenute ed un grosso display che rende più facile la lettura dei calcoli. Alcuni modelli necessitano di essere alimentati direttamente con la presa elettrica, mentre che altre calcolatrici da tavolo sfruttano le batterie elettriche o un modulo fotovoltaico. Ad ogni modo, la calcolatrice da tavolo che è sempre dotata di una piccola stampante è predisposta con una presa elettrica, giacché richiede un assorbimento maggiore di energia per poter funzionare. Il costo di questo supporto è di circa 20 euro sino a 100 euro circa.

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Il Salento, la meta perfetta per le famiglie

Viaggiare con i propri bambini non è sempre così semplice, ma scegliendo una regione come la Puglia si potranno trascorrere splendidi giorni di relax con la propria famiglia.

Alla scoperta del Tacco d’Italia

Oggi parliamo della Puglia e più precisamente dell’area salentina che oramai è conosciuta in tutto il mondo per le sue bellezze. Il Salento per le vacanze con i bambini è un paradiso, anche se va detto che è meglio prediligere un momento dell’anno durante il quale non vi è un grande affollamento. In questa maniera, voi ed i vostri piccini potrete rilassarvi meglio, godendo appieno delle spiagge salentine. Durante il periodo estivo, in particolare in Agosto, sono considerate caotiche le spiagge di Torre dell’Orso, Torre San Giovanni, Porto Cesareo e Gallipoli.

Soprattutto quest’ultima è presa d’assalto dai più giovani e gruppi di ragazzi che hanno voglia di divertirsi anche a suon di musica alta. Dunque, se siete alla ricerca di uno spazio pubblico meno incasinato, vi suggeriamo sin da subito di optare per un periodo dell’anno che non sia agosto.

Le spiagge migliori dove portare i bambini

Giugno e la prima metà di luglio sono senz’altro i periodi migliori dell’anno per scoprire le bellezze salentine con la propria famiglia. Una spiaggia davvero meritevole è sicuramente quella di Pescoluse, posta nella zona sud orientale del Salento: qui i bambini potranno godere di una spiaggia dalla sabbia sottile, bianca e di un mare azzurrissimo in cui fare il bagno con mamma e papà. Molto simile a questa località è il lido Marini che si trova a 12 chilometri di distanza da Santa Maria di Leuca sulla costa ionica: questo posto ha fondali bassi, sabbia fine ed acqua limpidissima in cui divertirsi con i propri parenti.

Sicuramente è la location migliore per una vacanza all’insegna del relax! Un’altra spiaggia suggerita per chi ha figli è quella di Torre Lapillo, posta a nord di Gallipoli: praticamente, si trova attaccata a Porto Cesareo, ma si tratta di una zona decisamente più tranquilla. Anche la marina di Lecce merita una visita e più precisamente vi suggeriamo di andare a San Cataldo, perfetta per un bagno veloce: in questo caso, però, dovrete essere veloci ad arrivare in loco poiché si tratta di una spiaggia libera piccola. Un pregio, però, è sicuramente la disponibilità nella prossimità del lido che dispone di ombrelloni ad un prezzo ragionevole. Se scegliete di soggiornare in Salento, in un periodo poco affollato, allora non dimenticate neppure la Baia dei Turchi, che si mostra con acque incontaminate ed una spiaggia molto bella.

Che cosa visitare nell’entroterra salentino

Naturalmente, visitando il Salento non potrete fare a meno di affiancare alla vacanza al mare anche un po’ di tempo da dedicare alla cultura: a tal proposito, quindi, perché non fare una visita ad Otranto per una bella passeggiata serale? Qui in questa città ne potrete pure approfittare per gustare il pesce locale in qualche ristorante del posto. Vi rammentiamo pure che questo luogo si trova nella zona più orientale dell’Italia e si affaccia direttamente sul Mar Adriatico: sarà sicuramente un’esperienza unica!

Durante la vostra vacanza in Puglia, quindi, non fatevi sfuggire l’assaggio di prodotti tipici locali come i taralli, il dolce pasticciotto, la focaccia barese e la gustosa puccia. Non tralasciate poi neppure una visita a Lecce, città davvero molto affascinante e ricca di elementi barocchi e costruzioni risalenti al ‘600 circa. Siete pronti per una vacanza in Puglia davvero emozionante con i vostri bambini?

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Abitudini delle persone di successo

Per avere successo nella vita alcune abitudini possono fare la differenza. Naturalmente avere successo è tutto relativo, perché molto dipende dagli obiettivi che ciascuno di noi si prefigge e desidera raggiungere. Il concetto di successo è sicuramente un tema molto flessibile e dinamico, perché non si può definire in maniera assoluta. Possiamo dire in un certo senso che coinciderebbe con la realizzazione massima di se stessi, in diversi campi della vita. Ma come raggiungere questa meta così importante? Vediamo, come abbiamo già specificato, come migliorare le abitudini che possono essere essenziali.

Stabilire degli obiettivi ben definiti

Poter contare su dei propositi da raggiungere può essere considerata un’abitudine sulla quale puntare in tutti i sensi. È sempre molto importante fare in modo di non lasciarsi travolgere dalle situazioni. Dovremmo sempre avere una meta ben definita, in modo da orientarci in ogni esperienza.

Tutto questo implica un’analisi profonda di noi stessi e ci vuole anche molto coraggio, perché dobbiamo essere pronti ad accettare gli aspetti che ci piacciono di meno.

Sapere gestire il proprio tempo

Spesso non è soltanto questione di motivazione, ma si tratta anche di gestire il tempo come risorsa fondamentale che abbiamo a disposizione. È questione di dare alcune priorità, perché l’abitudine di tenersi tutto alla fine potrebbe portare a delle conseguenze negative.

Bisogna saper bene impiegare il tempo, organizzarsi le ore in maniera costruttiva. Se non lo facciamo, ci potremmo ritrovare alle prese con degli imprevisti che mandano a monte tutti i nostri piani, non permettendoci di realizzarli.

Saper cogliere le possibilità

Essere esigenti con se stessi può essere veramente molto importante. A volte ci passano davanti delle opportunità della vita che non sappiamo cogliere nel modo giusto e finiamo con il lasciarcele sfuggire di mano.

Tutto questo dovrebbe anche portarci ad essere disponibili a migliorare, senza eccessi, ma basandosi su una dose di umiltà che certo può fare la differenza.

Saper prendere decisioni

Non è sempre facile avere il coraggio per prendere le decisioni. Ogni volta bisogna essere molto abili. Eppure le persone di successo riescono ad essere da questo punto di vista molto intuitive, perché sanno soppesare benefici e svantaggi.

Bisognerebbe imparare a non delegare ad altri la presa delle decisioni che ci riguardano personalmente. Allo stesso tempo bisogna agire con determinazione, assumendosi anche le responsabilità di eventuali conseguenze che ne possono scaturire.

Tutto ciò non vuol dire essere assolutisti e non aver mai bisogno degli altri. Significa anche richiedere l’aiuto quando ci rendiamo conto di non potercela fare da soli.

Dare spazio alla riflessione

Cerchiamo di valorizzare per quanto è possibile il nostro tempo libero. Dovremmo renderci conto che non siamo fatti soltanto per “riempire” tutto il nostro tempo di impegni. Il tempo libero dovrebbe avere un ruolo sempre più fondamentale.

In particolare dovrebbe essere dedicato alla riflessione e alla capacità di riuscire a sfruttare i nostri pensieri per migliorarci. È il concetto che possiamo definire come l’acquisizione della consapevolezza di se stessi, che è uno degli elementi che possono farci migliorare.

In questo modo riusciremo ad essere più produttivi dopo che, avendo riflettuto, diventiamo più capaci di comprendere i nostri punti di forza, ma anche i nostri limiti. Solo in questo senso si può parlare di vera crescita personale, per trovare in noi stessi la forza di andare avanti, nonostante il nostro cammino possa essere costellato da alcuni ostacoli da superare quotidianamente.

Rispettare il corpo e la mente significa concedersi i tempi giusti, per poi essere disponibili a ritornare sui propri passi, quando ci accorgiamo che la routine non ci porta a niente di positivo. Si tratta quindi di essere concentrati con determinazione, ma allo stesso tempo di poter rivalutare le decisioni, per essere molto flessibili.

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Come trasformare una cucina in stile shabby chic

Nell’arredare la propria dimora, uno stile decisamente alla moda è rappresentato da quello Shabby Chic, che tradotto, letteralmente, in italiano significa “elegantemente trasandato”.

Una definizione che potrebbe spiazzare, visto che, spesso, questo style riesce a rendere maggiormente romantica la propria casa, abbinando anche tratti vintage moderni ed attuali. Un “one shot” al cuore di chi, magari, ha qualche capello bianco in più, che riesce, tuttavia, a riscontrare il gradimento anche delle nuove generazioni: risulta, pur nella sua stravaganza, particolarmente adatto anche ad un ambiente famigliare.

I mobili sono prevalentemente “old style“, ma non abbracciano, di certo, l’antiquariato. Semmai, lo shabby chic abbraccia uno stile anticato: creare un ambiente della propria dimora con uno stile come se si avesse appena recuperato degli oggetti dalla soffitta della nonna, rende bene l’idea di questo modo di arredare. Romantico, nostalgico e da un gusto retrò assai di moda e contemporaneo. L’atmosfera shabby chic è molto soft, rilassante, dai colori tenui: il bianco domina ma convivono anche tutti i colori pastello come il rosa, l’avorio, l’azzurro, il lavanda, il beige e il grigio chiaro.

Un ambiente che ben si presta a questo stile, è sicuramente la cucina. Diversi oggetti possono renderla maggiormente shabby chic: un portafoto decapato, un portavaso di ferro battuto, rigorosamente bianco e anticato, oppure tessuti chiari con tenui stampe floreali. Anche le tende di lino o pizzo, così come lampadari classici con gocce di vetro e porcellane bianche, possono aumentare l’effetto elegantemente trasandato, rendendola un ambiente moderno e vintage al tempo stesso.

Arredare in stile shabby non ha canoni conformi, a differenza di altri stili. Tuttavia, è indispensabile rispettare alcuni parametri. La colorazione, ad esempio, deve far assaporare lo stile vintage, un vecchio, o finto vecchio, talvolta appositamente rovinato. Così facendo, l’effetto trasandato risulterà estremamente curato nei dettagli, rendendolo assai gradevole all’occhio e tutt’altro che improvvisato.

Notebook o tablet

Notebook o tablet: cosa scegliere?

Negli ultimi anni, l’uso del tablet è cresciuto, esponenzialmente, a livello mondiale. Al punto che moltissimi utenti si chiedono se sia meglio del pc portatile. Una risposta univoca, in tal senso, non esiste. Bisogna valutare, innanzitutto, che tipo di utilizzo si vuol fare. Anche se capita, soventemente, che i notebook consentano di staccare il monitor, risultando decisamente più leggeri senza la tastiera, mentre i tablet incorporino una tastiera accessoria che li trasforma in piccoli portatili, in grado, specie per coloro che lavorano nell’ambito dell’editoria, di diventare dei piccoli notebook.

I notebook, di fatto, sono dei veri e propri personal computer, in grado di replicare, ormai, le performance fornite dal loro antesignano: il computer desktop, ovvero quello a postazione fissa. Anche il sistema operativo è identico a quello dei pc desktop, che scegliate un notebook Windows o OS X o che preferiate installare un altro sistema operativo indipendente; inoltre, dispongono di diversi GB di Ram, processori velocissimi e elevato spazio di memoria, spesso superiore a 1 TB.

Col notebook è possibile creare più profili utente, installare e utilizzare applicazioni molto impegnative dal punto di vista delle risorse del sistema; quest’ultime, inoltre, possono essere utilizzate contemporaneamente senza sovraccaricare il sistema. Alle soglie del terzo decennio del nuovo millennio, si può ben dire che le prestazioni dei notebook sono le medesime di quelle di un pc a postazione fissa.

I tablet, come dice la parola stessa, sono a forma di tavoletta, e dall’assenza di una tastiera “fisica”, sostituita dal display touch grazie al quale si possono effettuare tutte le operazioni. Date le ridotte dimensioni, le performance tecniche non possono essere equiparate a quelle di un notebook: la memoria fissa può arrivare, al massimo, a 32 GB nei modelli più evoluti; le CPU raggiungono mediamente 1,5 Ghz; la RAM è modesta, difficilmente superiore ai 3 GB.

Il sistema operativo può risultare identico a quello di un portatile, sole se si dispone di un tablet Windows, nei restanti casi, invece, gira in sistemi appositamente creati come Android o iOS. Se dal punto di vista delle performance non risulta competitivo come un notebook, il tablet può risultare di particolare appeal per coloro che amano scaricare molte applicazioni dei maggiori marketplace e ne usufruiscono in forma continuativa.

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BTP, calano i rendimenti: gli italiani, finalmente, diversificano i propri investimenti

Investire, da sempre, è una priorità per ogni cittadino italiano, popolo avvezzo al risparmio più di qualsiasi altro popolo al mondo. Non è casuale, di conseguenza, che il nostro paese, nonostante un debito pubblico abnorme, il secondo per dimensioni dopo quello greco, sia ancora considerato uno dei più importanti al mondo. Il risparmio privato, in tal senso, fa la differenza.

Dove allocano le proprie risorse finanziarie gli abitanti del Belpaese? Storicamente, i titoli di stato hanno rappresentato un porto sicuro, grazie anche rendimenti a doppia cifra. Altri tempi. L’Italia, all’epoca, viveva ben oltre le proprie possibilità, anche se i cittadini, grazie ad un diffuso benessere, non se ne rendevano conto.

Negli ultimi vent’anni, però, è arrivato il conto da pagare. Assai salato. E con l’ingresso nell’euro, e la perdita di parte della propria autonomia di Banca Italia, la dinamica dei tassi è stata appannaggio della Banca Centrale Europea. Un bene, indubbiamente, per la stabilità economica del nostro paese, da sempre esposta fortemente alle aggressioni dall’esterno, come accadde in principio degli anni ’90 con l’azione speculativa in borsa di Soros. Un “male”, invece, per i rendimenti dei nostri titoli di stato, che non torneranno mai ai livelli degli anni ’80 e scesi drasticamente.

Oggi, investire in un titolo di stato come il BTP garantisce un rendimento poco appetibile. E costringe, di conseguenza, l’investitore italiano ha diversificare i propri investimenti, abbracciando anche mercati fino a pochi anni fa inesplorati, come gli azionari e gli ETF, oppure ricorrere alla sottoscrizione di fondi comuni di investimento, estremamente efficaci dal punto di vista della diversificazione del rischio anche se, talvolta, troppo onerosi.

La discesa dei rendimenti dei titoli di stato, però, ha portato anche dei benefici. E quello già citato della diversificazione nell’allocazione delle proprie risorse finanziarie, ad esempio, è forse il maggiore, che va incontro ad un concetto, a dir poco fondamentale, dell’educazione finanziaria di ogni singolo cittadino.

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Oppo Reno Ace ufficiale: spiccano ricarica rapida e Snapdragon 855+

Da tempo, ormai, Oppo si sta affermando tra i produttori più innovativi e “coraggiosi” nel panorama mondiale. L’azienda cinese spicca anche per l’ottimo rapporto qualità-prezzo dei suoi smartphone e il nuovo arrivato, un top di gamma davvero interessante, non infrange la regola: Oppo Reno Ace è stato ufficializzato da poche ore ed ha già catturato l’attenzione di tanti appassionati ed addetti ai lavori.

Oppo Reno Ace, la scheda tecnica

Prima di addentrarci nel discorso relativo alle specifiche hardware, vale la pena sottolineare da subito che Oppo Reno Ace possa contare su un design moderno, fresco e senza fronzoli. La dimostrazione principale arriva dal display, un AMOLED con diagonale da 6.5 pollici e risoluzione in Full HD+ che gode delle dimensioni ridotte del notch a goccia per arrivare ad un’ottima percentuale dal punto di vista del rapporto screen to body: 91,7%. Va segnalato anche un aspect ratio piuttosto “allungato”, siam nell’ordine dei 20:9, il sensore per le impronte digitali integrato e, soprattutto, il refresh rate a 90 Hz che – tanto per ricordarlo – è stato segnalato un po’ da tutti come uno dei punti di forza dei nuovi e reclamizzati OnePlus 7T e 7T Pro. Si tratta di una feature, quest’ultima, particolarmente cara agli appassionati di gaming e che vogliono una qualità massima dal punto di vista grafica anche nel caso di giri gratis alle slot machine dei casino online.

Poco da dire sul SoC a bordo: Oppo Reno Ace può contare sulla potenza dello Snapdragon 855+, processore che ha segnato un buon upgrade rispetto all’855 presente sui top di gamma Android durante la prima parte del 2019. Il chip firmato Qualcomm è come sempre completato da una scheda grafica Adreno 640, mentre è supportato da RAM e storage interno di tutto rispetto. Saranno tre le versioni in commercio dello smartphone: si parte da quella con 8 GB di memoria RAM e 128 GB di storage interno (di tipo UFS 3.0), e si finisce ad una configurazione top da 12+256 GB, passando per quella intermedia da 8+256 gB.

Oppo Reno Ace non si fa mancare nulla dal punto di vista della connettività e di rinunce non se ne vede neppure un’ombra. C’è regolarmente al suo posto, ad esempio, il sempre chiacchierato jack audio da 3.5 mm, senza dimenticare la porta USB di tipo C, il supporto NFC, dual WiFi, Bluetooth 5…

Ma a lasciare un po’ tutti a bocca aperta sarà di certo la batteria. Se la capienza da 4.000 mAh è tutto sommato nella norma per un device di questo livello, spicca la tecnologia SuperVOOC 2.0 Flash Charge a 65 W. Parliamo di una ricarica rapida che permetterà di ricaricare Oppo Reno Ace da 0 a 100% in appena 30 minuti (con 5 minuti di ricarica si potrà parlare al telefono per 6 ore). E sì, avete letto bene e non c’è alcun errore di battitura.

La fotocamera di Oppo Reno Ace

Anche il comparto fotografico, almeno sulla carta, è di ottimo livello. Sulla scocca posteriore sono situati quattro sensori, disposti in verticale. Il principale è l’ormai celeberrimo Sony IMX586 che vanta una risoluzione da 48 MP oltre a stabilizzazione ottica ed elettronica, PDAF e apertura f/1.7; c’è poi un grandangolare con angolo di visione pari a 116 gradi e risoluzione da 8 MP, mentre non manca anche un teleobiettivo caratterizzato dallo zoom digitale 20x e da una risoluzione da 13 MP. Chiudono il cerchio il sensore di profondità da 2 MP e la selfie cam di tutto rispetto da 16 MP.

Prezzi e disponibilità di Oppo Reno Ace

Per il momento, Oppo Reno Ace è stato reso disponibile soltanto in Cina, dove attualmente è in fase di pre-ordine prima della commercializzazione vera e propria prevista per il 17 ottobre. Lo smartphone, lanciato in due colorazioni (blu e viola), dovrebbe comunque far capolino in Europa nelle prossime settimane. Le tre versioni da 8+128 GB, 8+256 GB e 12+256 GB costano rispettivamente 3.199, 3.399 e 3.799 yuan che al cambio attuale fanno 405, 435 e 485 euro.

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Genova e i borghi a picco sul mare: posti da visitare in Liguria

C’è una regione, nell’Italia settentrionale, che è in grado di offrire un clima mite in inverno e meno afoso in estate, due condizioni, di fatto, impossibili da trovare in qualsiasi altra zona del Nord: la Liguria. Bagnata dal mare che, giust’appunto, prende il nome dalla regione stessa, si divide in due riviere: quella di Ponente, ovvero la costa occidentale, dove è posta una località nota e rinomata come Sanremo, splendida dal punto di vista estetico e arricchita dalla presenza di un noto casinò; quella di Levante, posta ad oriente, dove sono collocate le meravigliose Cinque Terre nonché le eleganti e raffinate Portofino e Santa Margherita Ligure.

Grazie alla propria costituzione alta e frastagliata, la Liguria è in grado di offrire alcuni borghi incastonati, o a picco sul mare, di sfolgorante ed incantevole bellezza. I borghi, d’altro canto, sono un vero e proprio vanto dei cittadini liguri, alcuni dei quali sono ancora poco noti al grande pubblico e non ancora intaccati, conseguentemente, dal turismo di massa.

Uno di questi si trova in provincia di Imperia: Rocchetta Nervina. In questo borgo scorre un fiume trasparente, in grado di formare piscine che consentono la balneazione estiva. Un altro suggestivo posto da visitare è posto sul promontorio della Mortola: i giardini botanici di Hanbury. In questo luogo è presente un parco di 18 ettari in cui si snodano viottoli e pergolati dalla collina al mare.

Una capatina a Genova, capoluogo della regione ligure, è assolutamente indispensabile se ci si trova in zona. Una città definita, non casualmente, della Lanterna: in questa località, infatti, è presente un faro che, grazie ai suoi 76 metri di altezza, risulta essere il più alto dell’intero bacino del Mar Mediterraneo.

Il luogo maggiormente conosciuto del capoluogo ligure, nonché quello che richiama il maggior numero di turisti, è senza alcun dubbio l’acquario di Genova, dove si possono trovare oltre 12000 animali. Inoltre, una visita ad uno dei 116 palazzi dei Rolli, i più belli e signorili dell’intera città, non può far altro che aumentare il gradimento verso il capoluogo ligure.: ben 42 sono diventati Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. E due di questi, Palazzo Rosso e Palazzo Bianco, possono essere visitati anche internamente.