Il Bloody Mary è uno dei cocktail più conosciuti e amati al mondo, che chiunque voglia diventare barman deve essere in grado di preparare: con il tempo, questo cocktail è diventato un simbolo di stile, di qualità e di buon gusto che si riflette in ogni singola goccia bevuta. Questo delizioso drink offre una mistura equilibrata di sapori diversificati ed è sempre pronto a risultare adatto per qualsiasi situazione.
Se sei alla ricerca della perfetta combinazione tra vodka, succo di pomodoro e salse piccanti, saprai senza dubbio apprezzare l’autentico Bloody Mary. In questo articolo, scopriremo da vicino tutto c’è da sapere su questo magico cocktail: dalla storia alle tecniche per prepararlo nel modo migliore finché non avrete imparato tutti i suoi segreti!
L’origine del Bloody Mary
L’origine del Bloody Mary è avvolta nel mistero.
- Secondo la versione più comune, questo cocktail sarebbe stato inventato all’inizio degli anni ’20 presso un bar di Parigi da un barman chiamato Fernand Petiot, che poi lo portò in America.
- Un’altra ipotesi riguarda un certo George Jessel, che sarebbe il vero inventore e che l’avrebbe creato per una serata di gala a New York nel 1934.
Negli anni seguenti, l’appeal del Bloody Mary si è diffuso rapidamente nel mondo e si è evoluto con nuove varianti mescolate con peperoncino, Worcestershire sauce, sale e altri ingredienti. Di conseguenza, non esiste una ricetta ufficiale per preparare questo cocktail, ma la versione più comune prevede vodka, sugo di pomodoro, succo di limone e tabasco. A seconda degli altri componenti aggiuntivi, la consistenza della bevanda rimane quella di una sorta di sciroppo, ma al palato si direbbe correttamente bilanciata tra dolcezza e asprezza.
La tradizionale ricetta del Bloody Mary
Nonostante le variazioni a cui facevamo riferimento poco fa (e di cui parleremo a breve), la tradizionale ricetta del Bloody Mary è semplice e ha resistito nel tempo: si inizia con due parti di vodka, una parte di succo di limone e quattro parti di succo di pomodoro. Questi ingredienti base sono arricchiti con tabasco, Worcestershire sauce, sale e pepe, per dare al cocktail un pizzico di sapore extra.
Ma questi non sono gli unici sapori che contribuiscono a creare un Bloody Mary degno del nome. Altre opzioni per personalizzare la ricetta includono aggiunta di salse piccanti, come la salsa habanero e jalapeño, o spezie come l’aglio in polvere, il timo o lo zenzero in polvere. Ci sono anche varie versioni vegetali del Bloody Mary che utilizzano una miscela di succo di pomodoro, salsa Worcestershire vegana e succo di limone.
Per creare la consistenza perfetta per il cocktail Bloody Mary, occorre mescolare gli ingredienti in un frullatore o in uno shaker da cocktail fino a ottenere una consistenza liscia, che andrà poi versata direttamente nel bicchiere. Per dare al cocktail un tocco speciale, lo si può servire con del ghiaccio tritato nella coppa da Martini, la quale può essere guarnita con i propri stuzzichini preferiti: oliva verde, ravanello e barbabietola, ad esempio, sono soluzioni gustose ed equilibrate per rendere la tua bevanda ancora più invitante.
Gli accostamenti gastronomici perfetti per il Bloody Mary
I piatti più tradizionali per accompagnare un Bloody Mary sono il pollo fritto, le patate fritte, i popcorn, la salsa di pomodoro, le sarde fritte e i gamberetti; tuttavia, sono disponibili alternative per soddisfare tutti i palati, dai piatti vegetariani ai formaggi e alle carni più sostanziose.
Un’ottima idea è servire insieme a un Bloody Mary una selezione di affettati come salame e prosciutto, insieme a qualche fetta di mane. Se si desidera un pasto più sostanzioso, si possono servire cibi asiatici come il riso basmati al gelsomino con spezie come curcuma, zenzero e cumino per abbinarli al sapore del Bloody Mary.